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Seme e innovazione secondo Semetica

INCONTRO TECNICO A SAN MARINO DI BENTIVOGLIO (BO)

Il seme è il principale veicolo dell’innovazione: questo il concetto che Semetica mette in pratica destinando ogni anno alla ricerca di base il 25% del proprio fatturato

Semetica, azienda sementiera che vanta oltre quarant’anni di attività di sviluppo e commerciale nel mondo dell’agricoltura e del seme in particolare, investe








tutti gli anni oltre il 25% del proprio fatturato in ricerca di base e innovazione varietale e il 16% in screening, taratura agronomica delle varietà e in ricerca applicata.

Per fare il punto sull’importanza di questa strategia l’azienda ha organizzato una tre giorni a San Marino di Betivoglio (Bologna) aperta, lo scorso 11 maggio, con un incontro tecnico dal titolo emblematico: «Il seme è il principale veicolo dell’innovazione».

Ad aprire i lavori è stato l’amministratore delegato Emanuele Goretti, che ha evidenziato come la visione aziendale di Semetica preveda una forte collaborazione con partner industriali di primaria importanza, distribuiti in tutto il territorio nazionale e all’estero, che garantiscono la produzione su ampia scala di seme ad alto valore tecnologico.

Ricerca e partnership sono stati i focus dell’intervento di Franco Lipparini, direttore generale di Semetica, che ha evidenziato come l’attività di innovazione aziendale si concentri e persegua in primis l’incremento della produzione e della qualità, agendo in maniera

decisa sulla resistenza alle principali " topatie, agli stress ambientali e all’adattabilità

a differenti areali produttivi, con particolare attenzione ai sistemi produttivi «low-input» e

rispettosi dell’ambiente. Altro punto " sso della Ricerca Semetica è la taratura agronomica delle varietà – di cui ha parlato nel dettaglio Matteo Ruggeri, del settore ricerca e sviluppo di Horta – attività che veri" ca la risposta in campo delle diverse varietà Semetica a differenti livelli di apporto azotato e densità di semina con l’obiettivo di ottimizzare le peculiarità varietali, gestire le problematiche e stabilizzare le produzioni dal punto di vista quantitativo e qualitativo.

Le nuove varietà sono tra i fattori chiave che hanno guidato il progresso della produzione agricola negli ultimi decenni, garantendo rese per ettaro costantemente migliorate – ha sottolineato il segretario generale di Assosementi Alberto Lipparini – e l’impiego di seme

certi" cato permette di sostenere i programmi di selezione e di miglioramento varietale, i soli che garantiranno agli agricoltori varietà sempre più produttive e interessanti per il mercato.

Stefano Serra, esperto di mercati internazionali delle commodity, ha fatto il punto sull’attuale situazione commerciale mondiale dei cereali, sottolineando quanto sia essenziale per

mantenere la competitività delle produzioni cerealicole nazionali puntare su qualità, salubrità, origine e innovazione.


Nella visita ai campi varietali Semetica, presso l’azienda Parisini a San Marino di Bentivoglio (Bologna) i tanti visitatori hanno potuto toccare con mano il catalogo, nonostante un’annata che con il suo andamento climatico, tra forti temporali e massicce grandinate, ha messo a dura prova la rusticità e l’adattabilità delle colture.

Per quanto riguarda i grani duri in campo erano in bella evidenza

le varietà già affermate sul mercato come Monastir, Miradoux, Daurur, Kanakis, Ramirez e il precoce produttivo Zetae. Ottimi risultati anche dalle varietà di più nuova introduzione come Prospero, Martinur e Robinur. Nel triticale spicca il potenziale produttivo e la precocità della varietà Vivaciò (varietà di triticale più certi" cata in Italia).

Negli orzi accanto alle varietà già molto diffuse in Italia di orzi distici Meseta e Ortilus e polistici Lutece e Mercur, si sono potute osservare alcune interessanti novità come Multie e Remida, dall’elevato potenziale produttivo.

Per quanto concerne i frumenti teneri, erano presenti, oltre alle ben note Marcopolo, Altavista,Nogal e Caronte, novità di grande rilievo come Filon e Algoritmo, oltre a Catullo (grano biscottiero produttivo e molto stabile) e Vangogh (grano di alta qualità a granella

bianca).

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